Cambiare vita e trasferirsi a Venezia

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Consigli e curiosità per vivere nella Laguna veneta.

Le regole per la sopravvivenza sono poche e semplici: tenere il passo svelto e deciso veneziano, trasformare gli stivali di gomma in un must have e non mangiare in presenza dei gabbiani. Una volta imparate queste basi il resto si trasformerà in una passeggiata.

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DOVE VIVERE

Venezia non ha bisogno di molte presentazioni, ma la sua realtà unica porta ad un cambio di vocabolario, quindi è bene ricordare che le vie diventano “calli”, le piazze “campi” e i quartieri “sestieri”; questi ultimi sono 6: Cannaregio, Santa Croce, San Polo, San Marco, Castello e Dorsoduro, il quale comprende anche l’isola della Giudecca. Nessun sestiere ha zone malfamate o da evitare, la Laguna, di fatti, è una piccola comunità dove tutti si conoscono tra di loro e ciò la rende un luogo abbastanza sicuro.

Ovviamente, però, vivere in una delle città più famose del mondo comporta un grosso affollamento da parte di turisti (emergenza Covid a parte), quindi il primo suggerimento per prendere casa è di farlo in una zona vicina al luogo di interesse, che sia per lavoro o per studio, in modo tale da non rimanere bloccati nel traffico pedonale. Le zone preferite dagli studenti, per esempio, sono Santa Margherita, nel sestiere di Dorsoduro, la Misericordia e zona stazione, entrambe a Cannaregio, oppure fuori dalla Laguna. In questi luoghi si trovano i compromessi migliori, sia per la comodità ai principali centri universitari, sia per quanto riguarda gli affitti.

COME MUOVERSI

All’interno della città si può arrivare ovunque comodamente a piedi. Ogni isola è collegata da dei ponti, i quali consentono un rapido spostamento tra tutti i sestieri, se si vogliono raggiungere le isole maggiori, invece, è opportuno prendere i traghetti o vaporetti, i quali funzionano come dei veri e propri autobus attivi h24. Ci sono anche altre alternative, come le gondole o i taxi, le quali però sono utilizzate per lo più dai turisti e richiedono cifre molto più alte.

La bicicletta a Venezia è vietata, infatti chi viene sorpreso ad utilizzarla, così come i monopattini, incorre in sanzioni!

Tra i veneziani è comune possedere delle piccole barche o motoscafi, con i quali ci si sposta tra i canali, si raggiungono le altre isole o la terraferma.

I costi dei mezzi di trasporto sono più alti rispetto a quelli delle altre città, per il traghetto ad esempio il prezzo per un viaggio è di €7.50, per questo agli abitanti di Venezia viene rilasciata la tessera “VeneziaUnica” per poter acquistare biglietti ad un costo ridotto, i costi agevolati sono poi diversi a seconda della residenza (es. abitanti del comune, abitanti della regione, studenti, …).

Infine, per quanto riguarda i trasporti di collegamento all’esterno, Venezia non si fa mancare nulla:

il ponte della Libertà, che ormai festeggia un secolo, permette di collegare la Laguna via terra al resto d’Italia, fungendo da passaggio per treni, auto e autobus. Nel sestiere di Cannaregio si trova la stazione, dove vi è anche il collegamento con l’Alta Velocità, mentre l’aeroporto Marco Polo, collocato sulla terraferma, ma studiato per l’ingresso delle barche, quindi raggiungibile direttamente dal comune di Venezia, è base di molti voli internazionali.

DOVE FAR SPESA

Come il resto dei servizi anche gli alimentari hanno dei prezzi più elevati del normale, a causa dei costi di trasporto onerosi; infatti il comune di Venezia non ha orti o coltivazioni, tutto viene prodotto nelle isole o importato dalla terraferma. Inoltre, i supermercati (es. Conad e Despar) presenti sono piccoli e non sempre molto forniti, di conseguenza i veneziani preferiscono fare la spesa nelle piccole botteghe di fiducia oppure al mercato di Rialto nel sestiere di San Polo, dove si può trovare pesce fresco, frutta e verdura e altri prodotti alimentari tutte le mattine con eccezione della domenica.

DOVE MANGIARE

A Venezia si trovano tantissimi ristoranti, osterie o trattorie che offrono cucina tipica soprattutto a base di pesce. I costi poi variano a seconda della zona in cui ci si trova, nelle isole come Burano o Murano i prezzi sono più bassi ad esempio.

Oltre alla cucina veneziana, ovviamente, sono presenti anche offerte differenti: infatti, si possono incontrare pizzerie, ristornati di cucina asiatica, chioschetti di kebab, botteghe di panini o tramezzini, ecc.

Nelle zone frequentate dagli studenti (ma non solo), come Campo Santa Margherita, si può mangiare e farsi uno spritz in uno dei tanti baretti presenti, che in dialetto veneziano vengono chiamati “bacari”. Tra i ragazzi veneziani è comune, nel weekend, trovarsi con gli amici e fare il giro dei bacari, cenando con i cicchetti (simili alle tapas) e bevendo qualche drink.

Infine, per chi desidera il cibo già pronto direttamente a casa, sono presenti diversi servizi di consegna a domicilio. Mentre i residenti dell’area metropolitana di Venezia, hanno a disposizione i servizi più conosciuti (Deliveroo, JustEat e Glovo), gli abitanti del comune, invece, utilizzano Cocai, che in dialetto significa “gabbiano”, un’app di delivery brevettata nel periodo di quarantena del 2020.

SERVIZI

Sparse per la città si possono trovare molte biblioteche, oltre a quelle situate nei poli universitari.

Una tra le più grandi è la biblioteca Zattere, che si trova nel sestiere di Dorsoduro con vista sulla Giudecca. Le biblioteche sono accessibili a tutti, studenti e non, in quella della Fondazione Querini Stampalia, poi, è possibile studiare sorvegliati da antiche opere d’arte come dipinti o statue e usufruire di libri e manoscritti storici.

Per chi non si accontentasse dei km macinati a piedi su e giù per i ponti, a Venezia sono presenti anche diverse palestre, che spesso, però, sono piccole e dispendiose, a causa della loro locazione all’interno di edifici secolari.

In estate i veneziani si spostano sulle spiagge al Lido, dove è possibile affittare per la stagione delle capanne, adatte per cambiarsi e tenere i propri oggetti balneari.

TEMPO LIBERO

Venezia è un museo a cielo aperto, ogni suo angolo conserva briciole di storia, per questo trovare qualcosa da fare non è di certo un problema, basta perdersi dentro al labirinto di calli e osservare le opere di architettura che vi si nascondono, come la scala del Bovaro ad esempio, oppure si possono visitare i numerosi musei e le zone di maggiore interesse turistico, come il palazzo Ducale o la Basilica di San Marco.

Per lo shopping si trovano molti negozi tra i più classici nelle zone centrali, mentre chi punta sul lusso può farsi una passeggiata per Calle XXII Marzo, vicino a San Marco, o nel Fondaco dei Tedeschi, dove sono situati le più importanti boutique di marchi italiani e non, inoltre sopra all’edificio del Fondaco si trova una terrazza panoramica, dall’accesso limitato a prenotazione, dalla quale si può ammirare tutta Venezia.

L’intrattenimento e lo spettacolo sono garantiti dai cinema e dai teatri, tra questi ultimi il più famoso è quello della Fenice nel sestiere di San Marco.

La Laguna è ricca di storia e tradizioni. Oltre al famosissimo carnevale, c’è un’altra festa molto importante per i veneziani: la festa del Redentore in memoria della peste, essa si svolge in luglio ed è celebrata nell’isola della Giudecca, la quale per l’occasione viene collegata da un ponte di barche.

Infine, i luoghi preferiti dalla movida veneziana sono Campo Santa Margherita, Erbaria, la Misericordia o il Lido d’estate; in queste zone sovraffollate da bacari si radunano tutti gli universitari, ma non solo, per passare le serate nel fine settimana; sono presenti anche alcune discoteche, le quali sono meno frequentate, fatta eccezione per il Muretto di Jesolo, che d’estate è meta di tantissimi giovani.

COSA FARE IN CASO DI ACQUA ALTA

In ultimo, il problema dell’acqua alta, per i veneziani, non è un deficit come spesso viene descritto.

Infatti, l’acqua causa problemi solo nel momento in cui supera i 150 cm, ossia molto difficilmente, in più ora con l’installazione del MOSE nei punti di ingresso del mare, i casi diminuiscono ulteriormente. Piazza San Marco, in quanto punto più basso, è l’unica ad allagarsi con soli 90 cm.

Quando il problema si presenta ci sono passerelle sopraelevate, che consentono lo spostamento per le calli senza bagnarsi (oltre allo stivale di gomma alto!), e comunque spesso l’inondazione si risolve in pochi giorni, senza causare grosse debilitazioni.

Scritto da Giulia Zini

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